Giovani Leve.

Ore 13.35, vado in pausa pranzo al bar O*, che ha tanti tavolini fuori ma pochissimi dentro. Io con la canicola di certo non mangio, dall'asfalto si leva un calore insopportabile, quindi chiedo al cameriere tanto caruccio un posto sotto l'aria condizionata, e l'unico disponibile è ad un tavolo da condividere con una ragazzetta secca secca e accaldata. Non mi faccio tanti problemi, ho fame che il cornetto mignon e il caffè a colazione il mio stomaco me li sta ancora rinfacciando rumorosamente. Ci sediamo e iniziamo a fare 4 chiacchere, e ovviamente viene fuori che siamo entrambe commesse! Proprio sveglia la ragazza! Ma dove lavori, ma li avete gli sconti, ma hai anche il reparto uomo, mi bombarda di domande. Dal canto mio, io mi interesso poco, visto che il negozietto di scarpe in cui lavora è troppo cheap. Si inizia a parlare di soldi, e lei, poverina, lavora in nero e fa quasi 50 ore settimanali, per 600 euro al mese. Io prendo più del doppio, perfettamente in regola, anche se con contratto a tempo determinato. Le chiedo quanti anni ha. mi risponde 19. DICIANNOVE. Inizio a pensare, io dove ero a 19 anni? A Formentera, ecco dov'ero. A spassarmela in spiagge bianchissime bevendo squisiti intrugli alcolici nei Chiringuitos disseminati lungo il litorale, con pareo leggerissimi e costumini fatti di nulla. Una vita fa. Le dico la mia età, e lei molto carina risponde "ma no dai sembri molto più giovane!". E' sincera, e la ringrazio, ma è una magra consolazione. E alla sua età prendevo comunque più soldi.